Con il termine “caregiver” si intende una particolare figura di assistente familiare. Si tratta di qualcuno che, avendo un parente anziano, decide di curarlo costantemente a titolo gratuito.
Oggi questa figura viene intesa però anche a livello professionale. Così chiamiamo “caregiver” anche gli OSS e gli OSA (sebbene non sia esatto farlo), che prestano le loro competenze ai pazienti anziani e con evidenti difficoltà motorie.
Gli assistiti di un caregiver, infatti, sono persone che purtroppo non hanno alcuna autonomia, oppure sono soltanto parzialmente in grado di occuparsi di se stessi. Parliamo di caregiver anziani, ma in generale questo “donatore di cure” è un supporto. Il suo aiuto viene “erogato” per chiunque non possa muoversi o non abbia la possibilità di occuparsi da solo di se stesso. La causa di tale stato può dipendere dalla condizione di malattia, senilità avanzata o menomazione.
Il caregiver è una persona disponibile, piena d’amore e che fa quello che fa non per interesse personale. In termini semplici si dice che ha davvero a cuore gli interessi di coloro dei quali si occupa. Il caregiver professionale, nonostante venga pagato per svolgere il suo mestiere, non è molto diverso. La qualità base è che la motivazione principale sia comunque una sana e prorompente vocazione che spinge ad aiutare il prossimo a qualsiasi costo.
Differenze e similitudini tra caregiver professionale caregiver autentico
Il caregiver OSS prende uno stipendio a fine mese; il vero caregiver no. Ecco la differenza principale e sostanziale tra queste due figure, che spesso ricoprono ruoli ben diversi (a volte persino complementari).
Il punto della questione, però, è che occuparsi delle persone anziane non è affatto semplice. Quegli individui che lo fanno con passione e dedizione sono davvero unici. Coloro che si interessano principalmente del benessere del prossimo sono gioielli assai rari. Dal momento che questo è un lavoro assai difficile (poco importa che sia retribuito o meno), devono anche essere tutelati.
In particolare, la Legge in qualche modo tutela questi assistenti. Purtroppo, dovrebbe fare molto di più. Ne parleremo in seguito.
Se tu sei un caregiver o vuoi iniziare a occuparti di un tuo caro anziano e ammalato, ci sono tantissime cose (strumenti e strategie) che ti possono agevolare nel compimento di questo difficile compito.
Che tu sia un professionista o meno, servirà rendere la casa del tuo anziano, quella nella quale molto probabilmente ora vivi (o dove comunque trascorri la maggior parte del tuo tempo), a prova di incidenti e cadute. La cosa che caratterizza gli anziani non autosufficienti è la mancanza di stabilità, ed è questo il motivo per cui non possono fare a meno della tua presenza.
Fai in modo che almeno nei luoghi dove preferirebbero restare da soli (per esempio il bagno), possano badare a se stessi senza avere il terrore di cadere. Qui sarà indispensabile far montare degli speciali ausili sanitari per anziani, come maniglie e soprattutto la vasca da bagno con lo sportello.
Sei un caregiver anziani? Ecco cosa ti spetta dallo Stato
Nel corso degli ultimi anni si è discusso in maniera anche aspra sulla necessità per un caregiver di avere un aiuto da parte dello Stato in quanto al momento non è un considerato un lavoro.
Ma proprio recentemente, nel dibattito iniziato sui vari emendamenti che dovrebbero essere contenuti nel Decreto Rilancio, si è discusso su un bonus per tutte quelle persone che decidano di assistere un loro familiare non autosufficiente e che si trova già in uno stato di disabilità e infermità fisica o mentale e che soffre anche per patologie e malattie croniche e degenerative.
Il bonus in teoria dovrebbe essere erogato in un’unica soluzione e sarà pari a 1200 euro. Abbiamo scritto in teoria semplicemente perché ancora la notizia non è ufficiale e si stanno facendo tutte le valutazioni del caso.
Questo bonus è legato a una modifica dell’articolo 84 del Decreto Rilancio, che è stato deciso dal Governo per aiutare il popolo italiano colpito dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 sia dal punto di vista sanitario che economico.
I soggetti che dovrebbero essere agevolati da questo intervento economico sono stati individuati dall’articolo 1, comma 25 della legge 205/2017. Lo scopo del governo è quello di aiutare tutte quelle persone che si occupano costantemente e quotidianamente di un familiare che è disabile.
Questa idea si basa sull’assunto che una persona che deve assistere un familiare disabile, specialmente in questo periodo storico cosi complesso, ha il diritto e la necessità di essere aiutata dal punto di vista economico.
Ma quali sono i requisiti che dovranno avere nello specifico i caregiver per avere questo bonus?
Assistenza familiare per anziani e disabilità chi spetta il bonus?
Per poter usufruire di questo importante bonus bisognerà possedere determinati requisiti che saranno obbligatori e non trattabili. Infatti una persona avrà diritto al bonus solo se:
- è un convivente unito con un’unione civile
- è un coniuge
- familiare fino al secondo grado di parentela
- può essere anche un familiare oltre il secondo grado di parentela ma solo nel caso in cui il marito o moglie o i genitori della persona disabile siano deceduti o soffrano anche loro di una patologia invalidante
Questo bonus, secondo le ultime notizie, spetterebbe anche a persone che percepiscono già altri sussidi quali il reddito di cittadinanza, reddito di emergenza o anche nel caso in cui il loro ISEE non dimostrano in maniera chiara e specifica uno stato di necessità.
Ancora non si sanno i termini economici del bonus ma secondo alcune indiscrezioni la somma totale disponibile sarà di 75 milioni di euro.
Ma ricordiamo una cosa importante: Per avere questo bonus sarà necessario che il parente abbia almeno 80 anni e che abbia un ISEE non superiore a 25 mila euro. Ci sono ancora alcune cose da decidere nel senso che il bonus potrebbe arrivare a 1900 euro e potrà essere erogato con denaro contante, nel caso in cui il richiedente non abbia reddito oppure nella forma di riduzione fiscale del valore Irpef.